13/06/09

Sabato 13 Giugno 2009 S.Antonio da Padova

Cari tutti, questa settimana ho fatto un po’ di pulizia nelle mie carte “storiche”. Ho trovato questo raccontino che trascrissi quando ero ragazza (purtroppo senza segnare né autore, né fonte… sorry!): “Ad un contadino sfuggì un cavallo. La sera i vicini si riunirono per commiserarlo per ciò che era considerato una malasorte. Egli disse: «Può darsi». Il giorno dopo il cavallo ritornò, ma portando con sé sei cavalli selvaggi, ed i vicini arrivarono acclamando una simile buona sorte. Egli disse: «Può darsi». E poi, il giorno dopo, suo figlio cercò di sellare e di montare uno dei cavalli selvaggi, ma cadde e si ruppe una gamba. Ancora i vicini vennero ad offrire la loro partecipazione affettuosa per la malasorte. Egli disse: «Può darsi». Il giorno dopo, gli ufficiali incaricati della coscrizione vennero al villaggio per scegliere i giovani da mandare sotto le armi ma, a causa della gamba rotta, il figlio del contadino non venne preso. Quando i vicini vennero per esprimere quanto fortunatamente fossero andate le cose egli disse ancora: «Può darsi»”. E’ un po’ ripetitiva ma mi piace molto. E’ come a dire: “Non tutto il male vien per nuocere”. Speriamo bene :-) !

1 commento:

  1. Grazie per questo racconto. Sono convinta che ogni cosa che accade non accada a caso. Anche quello che è accaduto a noi in questi tre anni ha un suo perchè, anche se non mi è ancora del tutto chiaro.

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